Abbiamo parlato delle fanwriters dividendole in base al genere e al contenuto delle loro fan fiction, ma ci sono ancora tanti elementi da prendere in considerazione. Ad esempio…
LA LUNGHEZZA:
La lunghezza di una fan fiction non è cosa da poco. Quali specie di fanwriters troveremo seguendo questo metodo di suddivisione?
La Prolissa: questa fanwriters, come suggerisce il nome, scrive capitoli lunghi, anzi, lunghissimi, che metteranno a dura prova la pazienza e le diottrie dell’incauta lettrice poiché “la lunghezza di un capitolo sarà inversamente proporzionale alla grandezza dei caratteri utilizzati per pubblicarlo” [terza legge segreta delle fanwriters].
La Prolissa trae piacere nel dilungare e diluire la propria storia quanto più possibile. Recenti studi sostengono che se non inserisse almeno una scena inutile a capitolo questa logorroica creatura rischierebbe il tracollo psicologico.
Quali sono le cause di questo irritante bisogno? Il sadismo più puro, la totale assenza d’idee per nuovi racconti o, più comunemente, la troppa fantasia. Non capita di rado, infatti, che La Prolissa abbia immaginato fin nei minimi dettagli tutto, ma proprio tutto.
Già.
Ha tracciato persino la psicologia dell’omino del latte che compare dietro la protagonista nel capitolo due, pagina sei, paragrafo tre, riga uno. E, ovviamente, è indispensabile che ve lo faccia conoscere, anche se passava di lì per caso e non comparirà mai più. Insomma, chi mai vorrebbe rimanere all’oscuro del trauma infantile subito dall’omino del latte quando, a tre anni, è caduto dall’altalena sbucciandosi un gomito e poi, una volta tornato a casa, ha scoperto che la zia cicciona s’era mangiata l’ultima fetta di torta?
La zia cicciona, fra l’altro, dice di avere l’ossatura grossa e, per provarlo alla famiglia, è andata a farsi radiografare, ed è così che si è innamorata del dottor. Frinz, emigrato dalla Germania, il quale non si era mai sognato di vivere a Parigi, almeno non prima d’inciampare su dei crauti e capitombolare addosso al suo futuro amico del cuore, ecc ecc… All’infinito. Ma, ehi, sono tutte sottotrame interessantissime!
Anche se ora non ricordo più il nome della protagonista…
Esiste una specie ancora più tenace della prolissa: L’Infinita.
Questa donna scrive romanzi di diecimila e più pagine, ma pensa bene di non spezzarli in capitoli perché… Le cause sono ancora da appurare.
Come evitare d’incappare nella trappola mortale fan fiction di un’infinita?
Semplice! Basta gettare un occhio al suo profilo Efp. I segni distintivi di questa categoria sono:
. Presenza di tante one shot o, in alternativa, di storie concluse in pochi capitoli
. Font la cui grandezza oscilla tra la grandezza di un granello di sabbia, se siete fortunate, e quella di un atomo
. Capitoli in cui, per scorrere fino alla fine, dovere fondere la rotella del mouse oppure bloccare la freccia direzionale che segna il basso e prepararvi un caffè, leggere il giornale, farvi la doccia, andare a pescare, pulire il pesce, cucinarlo, mangiarlo, lavarvi i denti, fare un sonnellino e… Oh, guarda, sono a metà capitolo!
Se desiderate leggere le sue storie, è consigliabile prendere un mese di ferie, giusto per non interrompere il capitolo ad un quarto.
Si narra che qualche lettore coraggioso abbia terminato l’intero capitolo di un’Infinita senza fermarsi, purtroppo, nessuno di questi coraggiosi è poi sopravvissuto per raccontarlo.
Una specie di gran lunga più diffusa, quasi virale in certi fandom, è quella del La Scoreggia. Questa fanwriter, come avrete intuito, scrivere capitoli della durata di un peto.
Le sue fan fiction, ad una prima occhiata superficiale (ovvero leggendo solo il numero dei capitoli), possono sembrare incredibilmente lunghe.
Peccato che si leggano da cima a fondo in meno di venti minuti.
Un dato caratteristico di questa specie è l’aggiornamento veloce. Questa skill le permette di essere sempre presente nella prima pagina del fandom e, grazie a ciò, di ricevere un discreto numero di recensioni.
Se mai l’incauto lettore volesse prendere in esame un singolo capitolo e provare ad elencare gli avvenimenti accaduti in esso, proverebbe sulla propria pelle il significato di “nulla cosmico”.
Nel capitolo standard di una Scoreggia, infatti, lo spazio è troppo poco, quindi non succede mai niente. Oppure (giacché questa fanwriter nutre la personale convinzione che battere più di duemila caratteri la porterà all’inferno) gli eventi vengono narrati in maniera estremamente sintetica, tanto che la lettrice, confusa, arriverà a credere di trovarsi davanti ad un riassunto.
Le cause di questa “stitichezza”? poca fantasia, pigrizia cronica, bisogno impellente di pubblicare “perché altrimenti come farò a ricevere le mie recensioni giornaliere?”, effettiva aridità della trama.
L’ultima specie di cui è necessario parlare è La Media.
La Media è una specie equilibrata e, come tutte le specie equilibrate, è molto rara e molto ricercata.
La media scrive quello che è giusto quando è giusto e, proprio per questo, sarebbe noioso parlarne se non fosse che si suddivide in due sottogruppi.
La Prolissa Censurata e La Scoreggia Annacquata.
La Prolissa Censurata era in origine una Prolissa (non pensate nemmeno per un secondo che un’Infinita riesca a trasformarsi in una Media, non ci riuscirebbe neanche se ne dipendesse la sua stessa esistenza).
La Prolissa Censurata si è resa conto che dilungarsi in inutili brodaglie è deleterio e snervante e che a non tutte le lettrici interessa la fantastica sottotrama che narra di come lo zio del protagonista abbia scoperto di avere un foruncolo dietro l’orecchio sinistro. Quindi ecco la magia, la metamorfosi, il barbaro taglio di tutto ciò che è superfluo con conseguente psicosi della scrittrice che però, almeno, fa contente le sue fan.
La Scoreggia Annacquata, invece, altro non è che una Scoreggia che, grazie ad illuminazione divina o, più probabilmente, recensione di Gozaru negativa, si è decisa di provare il brivido dei settemila caratteri (wow!). Probabilmente morirà stremata dopo quest’eroica impresa, oppure si ritirerà da questo mondo perverso per darsi all’ascetismo su cucuzzolo di una montagna.
In ogni caso, non ci mancherà.
O forse sì?
Io penso di aver avuto questa evoluzione nel corso della mia unica long:
Scoreggia-scoreggia annacquata- prolissa che si autocensura (perché conosce anche il colore delle mutante della caomparsa che porta il cappuccio alla protagonista)
Da quando Euphi mi disse che scrivevo troppi botta e risposta decisi di infarcire sempre di più e adesso mi vengono naturali cose chilometriche … boh
Io credo di essere una Prolissa che tenta di censurarsi, con discutibili risultati… Alle elementari i riassunti non erano mai il mio forte T.T
Tendenzialmente, io sono una Prolissa che cerca di censurarsi nelle scene che amo scrivere e una Scoreggia che cerca di annacquarsi nelle scene che mi annoiano, ma sono necessarie. X°D
A scuola, però, essere Prolissa torna utile: non importa che orridi temi mi proponeva la prof, riuscivo a scrivere pagine e pagine anche sull’accoppiamento dei criceti del Madagascar, se occorreva.
Oh sì, quello anche io…
…poi però in quinto passarono ai saggi brevi di MASSIMO 5 colonne e tarparono le ali di Ariadne, che si ritrovò a sfogare se stessa scrivendo fan fictions.
Ba’, visto che ho continuato a farlo, a qualcosa sono serviti, se non altro per il divertimento 🙂
ARGH!
Hai tipo ucciso metà dei miei neuroni solo a farmi leggere “Saggio breve”.
ARGH, ANCORA!
Scusa, è che per mia sfortuna capitai in una classe in cui… Beh, credo non ce li abbiano mai spiegati bene, quindi non ho ancora capito che cavolo siano. Li facevamo tutti insieme stile bimbi delle elementari. Che brutti ricordi .__.
Scoreggia, ma se mi impegno riesco ad essere annacquata <3
L’importante è impegnarsi ed essere consapevoli di doverlo fare. U_U Oppure ci si può sempre dare alle Flashfic o alle Drabble… ;D
Ari, ti trovo dappertutto. LOL
E… Anche io sono una prolissa, quando cerco di fare drabble o flash fic più lunghe.
Insomma., o scoregge, o chilometriche.
YAY La via di mezzo non si conosce mai.
Almeno la grammatica la rispetto però -cosa sottovalutata, soprattutto in questo fandom, ma già ci avete scritto su 8D-
Bacio alle mie giornaliste (?) preferite.
Lo so, sono ovunque mhuahaha! <3
La grammatica, questa sconosciuta…
Arriverà anche la parte del D per Decalogo che parlerà delle fanwriters e la grammatica, non preoccuparti. 😉