Nello scorso decalogo abbiamo parlato delle commentatrici, una specie senza dubbio curiosa, di cui tutte, almeno una volta nella vita, abbiamo fatto parte. Ma quale scopo avrebbe la vita di una commentatrice se, a priori, non esistesse una specie più rara (ma, ahimè, non così rara come dovrebbe visto il numero spropositato di fan fiction spazzatura), quella delle fanwriters?
Le fanwriters, o scrittrici di fan fiction, sono una specie molto variegata e complessa da catalogare. Le razze non sono ben definite, ma possiamo distinguere degli schemi comuni se ci concentriamo su specifiche caratteristiche quali il genere, il contenuto, la lunghezza e la forma dell’opera, nonché per le tempistiche di aggiornamento, la pianificazione e la determinazione.
Esamineremo questi fattori uno per uno partendo da…
IL GENERE:
Le fanwriters scrivono storie (ma va?) basate su libri, serie televisive, film, cantanti, attori, anime, giochi e qualunque altra cosa stimoli la loro immaginazione.
I vari fandom sono già, di per sé, dei catalogatori. Tuttavia, all’interno di ognuno di essi, convivono varie razze: la più diffusa, oserei dire quasi onnipresente, è senz’ombra di dubbio La Romantica. Questa, manco a dirlo, vede romanticismo e pairing ovunque. Leggerà “100 modi per allacciarsi le scarpe col naso” e troverà che laccio destro e laccio sinistro siano una coppia perfetta, voluta dal destino, e si stupirà di come nessuno ci abbia mai scritto nulla in proposito.
La Romantica si distingue in Romantica Allegra, è un’ottimista che ha speso decisamente troppe ore della sua vita guardando cartoni animati della Disney, tant’è che il lieto fine, per lei, è l’unico concepibile. Per lei la mamma di Bambi non è mai morta, ma s’è sposata col cacciatore e alla fine del cartone torna dal suo bambino, il padre di Simba stava solo schiacciando un pisolino, Elvis fa il parrucchiere da qualche parte alle Hawaii, Lady Oscar e Andrè hanno solo finto di morire, in realtà si sono sposati a Las Vegas il giorno dopo il “funerale” e via dicendo. Può darsi che qualcosa o qualcuno intralci l’amore dei due lacci delle scarpe, ma state tranquille. Non sarà mai nulla d’insuperabile, poiché la romantica allegra ha una fede indissolubile nel potere dell’amore (peggio di una Sailor Moon o di una Mew Mew) e vi porterà sempre e comunque al “vissero felici e contenti”.
Esiste poi la Romantica Tragica che, dal canto suo, ha letto troppi libri di Nicholas Sparks e non riesce più a pensare che una qualsiasi relazione possa terminare con uno dei due amanti ancora vivo. Se, miracolosamente, fossero ancora in vita alla fine dell’ultimo capitolo, soffriranno comunque eternamente, desiderando di essere morti, poiché il fato (lei) li avrà separati senza possibilità di ritorno.
Curiosità numero uno: le Romantiche Tragiche usano abbeverarsi delle lacrime delle lettrici, traendo forza da esse.
Curiosità numero due: ogni volta che una Romantica Tragica termina una storia, una Romantica Allegra si suicida.
Possiamo, inoltre, distinguere le Romantiche Yaoi, le Romantiche Yuri e le Romantiche Het. Le prime due razze daranno vita ad improbabili universi paralleli, che loro non avranno problemi a ritenere realistici, in cui ogni singola persona (tranne, per forza di cose, – e neanche sempre – i genitori dei due protagonisti) sarà omosessuale. C’è da dire che, mentre le Romantiche Yaoi sono una razza diffusissima, in alcuni fandom quasi l’unica razza reperibile (Sherlock *coff coff*), le loro colleghe Yuri sono molto rare, quasi introvabili. Spesso, tuttavia, le due razze si fondono e possiamo trovare accendi di Yuri in racconti Yaoi e viceversa.
Le Romantiche Het sono le più numerose e si rifanno alla coppia canonica uomo-donna. La loro diffusione su così vasta scala è probabilmente dovuta al fatto che il 90% delle fanwriters scriverà per sfogare fantasie represse, inserendo nelle storie un proprio alter ego come protagonista. A causa di ciò, potremmo notare che ogni individuo di sesso maschile appetibile alla fanwrite si sentirà irrimediabilmente attratto dalla sua protagonista femminile, neanche questa fosse Monica Bellucci. Gli esperti chiamano questa tendenza Fenomeno della Mary Sue.
Le Romantiche non sono l’unica specie che popola il fandom. una specie quasi altrettanto diffusa è quella delle Pervertite (affettuosamente abbreviate in Perv). Hanno le medesime caratteristiche e divisioni interne delle Romantiche, con la sola differenza che le loro storie presentano una media di una o due scene di sesso per capitolo. Spesso immotivate, spesso tutte uguali, spesso anatomicamente scorrette.
Curiosità numero uno: negli universi creati dalle Perv la parola “impotenza” non esiste, così come il modo di dire “fare cilecca”.
Curiosità numero due: negli universi delle Perv ogni maschio sarà dotato di “attrezzatura” imponente, enorme, grossa e chi più ne ha più ne metta. I normodotati e i gli asiatici vengono dati in pasto ai lupi ancora neonati.
Girano voci, tuttora non confermate, che ogni cento anni – complice l’allineamento dei pianeti, l’uscita di Eldarya, la pubblicazione di un nuovo capitolo di Berserk – nasca una fanwriter né Romantica né Pervertita. Gli antichi miti ci tramandano di fanwriters Gialliste, Horror, Comiche, Storiche, Poetesse, D’azione, ecc… Tuttavia, nessuno sembra in grado di confermare queste voci poiché, anche se questi leggendari esemplari esistessero, nessuno leggerebbe le loro storie.
IL CONTENUTO:
Il contenuto, in altre parole la trama della storia, è un altro metodo di catalogazione delle fanwriters.
La razza più rara e antica è quella de La Capostipite.
La Capostipite è quella che scriveva SasuNaru ancor prima che Kishimoto nascesse, quella che, incurante del fatto che lei e solo lei conosce quel dato fandom e che nessuno leggerà mai la sua storia perché lei è l’unica ad interessarsene, scrive per il puro piacere di fangirlare.
Capita, non di rado, che molte de Le Capostipiti rimangano nell’ombra ma, altre volte, il fandom acquisisce popolarità ed è proprio in questi casi che si genera e prolifica la razza de Le Copia-Incolla.
Le Copia-Incolla nidificano nei fandom famosi. Spesso la loro espansione è tale da sommergere e soffocare tutte le altre specie. Si tratta di parassiti, totalmente sterili (ossia incapaci di creare una propria storia) che, nonostante gli evidenti limiti biologici, non resistono all’impulso di contribuire al fandom e finiscono per copiare più o meno spudoratamente la trama proposta da La Capostipite o Le Capostipiti, finendo per generare una vera e propria invasione di storie-clone. La ripetizione continua e maniacale della stessa identica trama per dieci, venti, trecento fottute volte, può arrivare, nei casi peggiori, ad intorpidire la mente delle seguaci del fandom, tanto da indurle a credere che quella sia l’unica trama possibile e che modificarla, se non in minima parte, sia una blasfemia punibile con la morte.
Spesso e volentieri le storie-clone diventano talmente tante che seppelliscono, letteralmente, la storia de La Capostipite e l’identità di questa nobile donna, che aveva sfidato la solitudine di un fandom vuoto pur di fangirlare, viene ben presto dimenticata da tutti.
Un minuto di silenzio per tutte le capostipiti dimenticate.
Altre volte, La Capostipite diventa famosa nel fandom. Questo non la salva dal venire copiata (anzi, semmai il contrario) ma, almeno, riceve la giusta gloria.
Esiste poi una terza razza, più un sottogenere, potremmo definirlo: quello de La Clichèttosa.
Gli esemplari di Clichèttosa possono appartenere sia alla razza de Le Capostipiti, sia a quella de Le Copia-Incolla.
La Clichèttosa non per forza agirà in base alla trama ideata da La Capostipite (a meno che non lo sia essa stessa) ma, in ogni caso, la sua fan fiction sarà oltremodo prevedibile e piena di clichè già triti e ritriti ai tempi di mio nonno in cariola.
Ecco alcuni dei cliché più famosi:
- Il triangolo
no, non lo avevo considerato - Lo scontro/incontro con l’uomo o la donna del destino il primo giorno di scuola o, in alternativa, a cinque anni, per un giorno, anzi per un’ora, ma che dico, per trenta secondi! E lui/lei se lo ricorderà fino a novant’anni mentre l’altro si sarà scordato tutto e non lo riconoscerà MAI fino alla fine
- L’odio che diventa poi attrazione
- Il ritorno della (sempre bellissima) ex-ragazza
- Il migliore amico del protagonista maschile s’innamora della protagonista o, in alternativa, il migliore amico della protagonista che sbava per lei da prima ancora che facesse i denti, ma che non verrà mai preso in considerazione e, spesso, non si confesserà neppure
- La morte dei genitori della protagonista
- Il tentato stupro
- La febbre/ubriacatura che porta a rivelare il proprio amore nascosto (male)
- La stupidità/ingenuità intrinseca dei protagonisti
- Lo svenimento della protagonista
- I fraintendimenti spesso casuali, più spesso creati ad hoc dalla ex o, in alternatica, della ragazza-più-figa-della-scuola-che-tutti-vorrebbero-farsi-tranne-il-protagonista-perché-boh (la quale, per inciso, spesso finge di essere la migliore amica della protagonista per poi pugnalarla alle spalle e, infine, diventarle veramente amica, colpita da un gesto di estrema
stupiditàbontà di quest’ultima)
Esemplari simili a Le Copia-Incolla, ma in qualche modo diversi, sono Le CheFaiQui? il nome particolare è dovuto al fatto che, spesso e volentieri, leggendo le loro creazioni ci si chiede perché abbiano scelto proprio quel determinato fandom quando è evidente che sono fan di un’altra opera. Opera che pensano bene di riproporre pari pari all’originale cambiando, al massimo, i nomi dei protagonisti con quelli del nuovo fandom. Confusi?
Si tratta di storie in cui gli Hunger Games sono giocati da Nathaniel, Kentin, Castiel, ecc… Oppure in cui il liceo Dolce Amoris diventa improvvisamente Hogwarts o Helena la dolcetta si trova improvvisamente contesa da due fascinosi fratelli Salvatore, entrambi vampiri.
Le CheFaiQui? a loro volta si dividono in: CodeDiPaglia e Boh. Le CodeDiPaglia sono quelle che, una volta fatta notare la “leggera”, ma proprio “leggera”, somiglianza della trama ad un’opera famosissima e conosciuta anche da mio nonno in cariola, si offenderanno tantissimo e, anzi, proclameranno a gran voce l’originalità della loro trama che nulla ha a che vedere con quel telefilm/libro/manga che loro neanche hanno letto. Pff!
Le Boh, più mansuete, ammetteranno il plagio, ma se ne fregheranno altamente, asserendo che possono scrivere quello che vogliono. Di fronte a tale risposta, a noi non resta che dire: “Boh…” grattandoci la testa perplesse.
Esiste, infine, un’ultima razza. Spesso ne fanno parte Le Capostipiti ma, altre volte, cercando bene, la si può scovare persino nei fandom ultra popolati: stiamo parlando de L’Originale.
Questo essere mistico è in grado di creare una trama tutta sua, esente (o quasi) da tutti i cliché sopraelencati. Che poi la storia risulti bella, credibile, scritta bene, ecc… Sono questioni di cui tratteremo più avanti.
Solo tu potevi scrivere una cosa del genere, ahahahah. Se credi che leggerò anche questo, be’, ti sbagli di grosso! La Mary Sue non delude mai. XD
Oh oh oh! XD
leggendo questo articolo per poco non cascavo dal letto per le risate :’3
penso di essere stata abbastanza clichèttosa nella mia fan fiction, oltre a romantica het uwu”
io aggiungere all’elenco LeCoppieImpossibili, ovvero quelle che fanno innamonare due personaggi che non hanno niente in comune, che non si sono mai parlati nell’opera originale e che magari ignorano l’esistenza l’uno dell’altra, nel disperato tentativo di stupire le lettrici. insomma, quello che ho fatto io nella mia one-shot v.v
ultimamente sono incappata in moltissime CheFaiQui?, molto spesso Boh, e la descrizione calza a pennello xD
che dire, attendo con ansia il prossimo articolo! u.u
Scusa, mi hai chiamata?
No, è che il PervSegnale nella PervCaverna si è illuminato, quindi mi sono risvegliata dal mio sonno e dalle mie PervRicerche per vedere se andava tutto bene. Ma visto che non ci sono piselli mosci, credo che sia stato solo un avvertimento a vuoto. Tutto ok (y)
‘Giorno!^^
Le Clichèttose…uhm…*si va a nascondere sotto la scrivania* perché guardano tutti me? O.o
Io una volta avevo pensato, sai, a catapultare il 90% dei personaggi di Dolce Flirt nell’Arena e mettere Armin al posto di Seneca Crane (perché Seneca è cattivo e fa più figo u.u) mentre Alexy sarebbe stato una sottospecie di ibrido fra Effie e Cinna… peccato che la ben conosciuta pigrizia mi fa a malapena aprire World, quindi ho accantonato l’idea sul nascere XD
Ma passiamo oltre…aspetto con trepidazione la prossima parte 😉
-Maysun
Ahahahahahah, altro che Nonciclopedia. x’D
Simpatica e perfidamente (?) schietta come al solito. LOL.
“Curiosità numero uno: negli universi creati dalle Perv la parola “impotenza” non esiste, così come il modo di dire “fare cilecca”.
Curiosità numero due: negli universi delle Perv ogni maschio sarà dotato di “attrezzatura” imponente, enorme, grossa e chi più ne ha più ne metta. ”
Il mondo che tutte sogn… *coff* Eh già. v.v
Attendo la prossima analisi di razze canin… parte. ^O^
questa me l’ero persa!
strano, sarà che le uniche fanfic che leggo (due ogni 1000) sono su efp, ma mi sembra di averne letta qualcuna di demenziale, umoristica poesia… aspetta ho detto una gran cavolata avevano un fondo di romanticismo pure quelle u_u’
[…]ogni cento anni – complice l’allineamento dei pianeti, l’uscita di Eldarya, la pubblicazione di un nuovo capitolo di Berserk…. e non dimentichiamoci un capitolo di hunterxhunter!
HunterxHunter… *si rifugia in un angolino buio e beve per dimenticare*